Venerdì 12 gennaio visita guidata gratuita al Museo di Zoologia Adriatica ed alla Goletta Oloferne a Chioggia.

La visita inizierà alle 11.30 e si concluderà alle 13.00.

A seguire uno spuntino a base di cicchetti di pesce in un locale caratteristico.

I posti sono solo 20, per motivi organizzativi del Museo, pertanto è fondamentale prenotarsi per tempo contattando Marina Spinadin.

Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi

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Museo di zoologia adriatica "Giuseppe Olivi"

Ubicazione

Stato

 Italia

Località

Chioggia

Indirizzo

Riva Canal Vena, 1281

Caratteristiche

Tipo

Zoologiaadriatica,
Cultura marinara

Sito web

Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Il Museo di zoologia adriatica "Giuseppe Olivi" è un museo universitario aperto al pubblico, ospitato nelle sale del secondo e terzo piano di Palazzo Grassi, residenza settecentesca della famiglia Grassi a Chioggia, in provincia di Venezia.

Il museo espone la storica collezione zoologica di Trieste e Rovigno, acquisita dall'Università degli Studi di Padova nel 1968 ad opera del professor Umberto D'Ancona. Gli animali marini sono conservati in liquido e furono raccolti esclusivamente nel l'Adriatico tra la seconda metà dell'Ottocento e il 1943.

Il museo presenta organismi ed ambienti marini, raccontandone la biologia, l'ecologia e le tradizioni di pesca. Ospita un esemplare di squalo elefante o cetorino, una femmina di 8 metri pescata per errore nel 2003 al largo delle coste chioggiotte. Deve il nome al naturalista chioggiotto Giuseppe Olivi, vissuto nel Settecento, autore della prima Zoologia adriatica.

Oloferne (goletta)

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Oloferne

La goletta Oloferne in navigazione nell'estate 2010

Descrizione generale

Tipo

Veliero

Cantiere

Cantiere Russo di Messina

Varo

1944

Caratteristiche generali

Dislocamento

40 t

Lunghezza

23 m

Larghezza

4,5 m

Pescaggio

m

Propulsione

A vela: 

A motore:

voci di navi e imbarcazioni a vela presenti su Wikipedia

La Oloferne è una goletta in legno varata a Messina nel 1944 nei cantieri Russo. Inizialmente fu classificata come imbarcazione da lavoro e utilizzata per una ventina d'anni come imbarcazione di cabotaggio, soprattutto nelle rotte tra la Sicilia e le isole Eolie.

Nel 1975 fu utilizzato per la ripresa del film Il Conte di Montecristo di Davide Greene”, con Tony Curtis e Richard Chamberlain.

Subì poi una trasformazione in imbarcazione da diporto. Fu rifatto il piano velico, ampliata la sezione di deriva e applicata una tuga. Nel 1992 a Olbiasubì un ulteriore restauro con l'intervento di manodopera specializzata proveniente da Torre del Greco.

Nel biennio 1995/96 il WWF l'ha utilizzata per il monitoraggio dell'ambiente marino e delle coste italiane.

Dal 2001 è utilizzata per attività didattiche dall'associazione La Nave di Carta che diffonde la cultura della navigazione a vela come mezzo educativo per i giovani, per la prevenzione e il recupero del disagio sociale, fisico e psichico. Un ulteriore restauro è stato compiuto nel 2006. Nel 2012 ha partecipato ad una iniziativa promossa da Legambiente dal titolo La rotta dei migranti

È una barca d'epoca che consente l'insegnamento di tecniche di navigazione tradizionale.

L'opera viva è in fasciame tradizionale in quercia; l'opera morta in quercia e teak; la tuga in ferro con ponti in teak. Ha una stabilità tradizionale da lavoro, con stabilità di forma e zavorra in sentina.

 

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